Al 51° Congresso della Società Italiana di Neurologia (SIN), una sessione è stata dedicata alla cura dei sintomi della sclerosi multipla. In particolare, una delle relazioni ha illustrato gli approcci disponibili per la cura delle forme di sclerosi multipla con manifestazioni più gravi.

Francesco Patti è Professore Associato di Neurologia dell’Università di Catania ed è il Responsabile del Centro della Sclerosi Multipla e dell’Ambulatorio di Riabilitazione del Policlinico G. Rodolico della stessa città. È un esperto del trattamento dei sintomi della sclerosi multipla e ha curato, per il sito della Fondazione Cesare Serono, l’Angolo dello Specialista dedicato alla terapia riabilitativa. A Francesco Patti è stata affidata, in una sessione del Congresso della SIN, la lettura sul trattamento dei sintomi della sclerosi multipla grave. Nell’introdurre la sua relazione, ha spiegato che ci possono essere vari modi di definire la gravità della malattia e che questo concetto è comunque relativo. Facendo riferimento all’intensità dei sintomi e al livello della disabilità, si associa il concetto di gravità al peso della malattia sulla vita di chi ha la sclerosi multipla e, quindi, si definisce in maniera concreta la gravità stessa. Il relatore ha mostrato i classici schemi che semplificano il decorso della malattia, evidenziando che la forma primariamente progressiva ha una frequenza variabile fra il 10 e il 12%. Un aspetto sul quale si è soffermato è quello dei costi generati dalla disabilità provocata dalla sclerosi multipla. Fra i dati riportati, c’è il 33% di perdita del lavoro o di cambio di attività dovuto ai sintomi della sclerosi multipla e il 43% di malati che necessita, quando la disabilità peggiora, di un’assistenza per 6-14 ore al giorno. In una delle diapositive mostrate si è potuto rilevare che la stima del costo annuale per ciascun malato in Italia è di circa 40.000 euro, considerando sia i costi diretti che quelli indiretti, e tale valore si colloca circa a metà fra quello della Spagna (80.000 euro/malato/anno) e quello della Gran Bretagna (10.000 euro/malato/anno). Per alleviare le conseguenze della disabilità sulla vita delle persone con sclerosi multipla, Francesco Patti ha proposto il modello definito “dei circoli della vita”, che combina in un unico approccio terapie neurologiche, riabilitazione e trattamenti palliativi. Come esempio della progressione dell’evoluzione dei sintomi e della disabilità, il relatore ha presentato un caso clinico che si era manifestato nel 1991 con disturbi dell’equilibrio risoltisi spontaneamente, per arrivare a un EDSS di 8.5 nel 2015. Francesco Patti ha quindi passato in rassegna i trattamenti di riabilitazione e quelli palliativi, premettendo che, così come ci sono poche terapie farmacologiche per la sclerosi multipla progressiva, altrettanto è difficile utilizzare in questi casi approcci di riabilitazione fisica. Purtroppo esistono anche pochi studi che abbiano indagato l’efficacia di queste cure nei malati con livelli peggiori di mobilità e di disabilità. Il relatore ha presentato alcune raccomandazioni per il trattamento della spasticità formulate da una Conferenza di Consenso dedicata all’argomento. Quanto alla cura dell’astenia, si può ricorrere a farmaci, anche se impiegati fuori indicazione. Per le alterazioni delle funzioni cognitive si impiegano programmi di riabilitazione. Approcci specifici si utilizzano in persone con alterata funzione della cistifellea o dell’intestino. Anche la disfagia merita attenzione, in quanto si rileva in un quarto dei casi più gravi. Infine, Francesco Patti ha parlato della cura del dolore, per la quale si usano vari tipi di farmaci, dagli antidepressivi triciclici agli anticonvulsivanti, e anche approcci chirurgici.

Nelle conclusioni il relatore ha esposto quelli che tuttora sono i bisogni insoddisfatti riguardo alla cura dei sintomi più gravi della sclerosi multipla. I farmaci efficaci sono pochi, la riabilitazione non è sempre offerta a tutti i malati che se ne gioverebbero, vanno organizzati meglio gli approcci multidisciplinari per la cura dei sintomi ed è necessario un addestramento specifico dei diversi operatori coinvolti.                     

Tommaso Sacco

Fonte: Riconoscere e curare i sintomi: Evidenze scientifiche sul trattamento dei sintomi: il caso della sclerosi multipla grave

Source: Fondazione Serono SM