Filippo Martinelli Boneschi, Professore di Neurologia dell’Università di Milano e Dirigente del Centro della Sclerosi Multipla dell’Ospedale Maggiore della stessa città, ha spiegato come i malati di sclerosi multipla possano accedere alla medicina di precisione e come evolverà la gestione della malattia negli anni a venire.

La medicina di precisione nella sclerosi multipla è una realtà e i malati italiani possono contare su una rete di Centri che offrono le migliori garanzie di un’assistenza di alto livello, come quella dei Paesi più avanzati in questo campo. A conferma di questa affermazione  Filippo Martinelli Boneschi, Professore di Neurologia dell’Università di Milano, ha ricordato come la malattia sia stata gestita al meglio anche durante l’epidemia da COVID-19. Il fatto che ci siano Centri che hanno maggiori possibilità di dedicarsi alla ricerca, rispetto ad altri più focalizzati sulla pratica clinica quotidiana, non crea limiti di accesso agli approcci più moderni alla sclerosi multipla, in termini di diagnosi e di trattamento, grazie alla condivisione dei protocolli di gestione da parte degli specialisti. Di grande importanza è la comunicazione attraverso i siti dei Centri, che permettono ai malati di sapere quali servizi essi offrono e quali attività di ricerca vi si svolgono. A questo proposito, l’intervistato ha segnalato il sito del suo Centro. Nell’ultima parte dell’intervista Filippo Martinelli Boneschi ha riportato la sua visione per il futuro della diagnosi e della cura della sclerosi multipla. Ha confessato che, ripensando a quando ha cominciato a occuparsi di questa malattia, mai avrebbe immaginato che un giorno avrebbe potuto scegliere tra 15  farmaci per trattarla e che, in alcuni casi, le terapie avrebbero fermato completamente l’attività della sclerosi multipla. Invece questi traguardi sono stati raggiunti e, quindi, per il futuro non può che essere ottimista. Arriveranno nuove terapia e ce ne saranno di efficaci anche nelle forme progressive della sclerosi multipla. Chi è affetto da tali forme, e per questo ha difficoltà di accedere ai Centri, potrà essere seguito efficacemente a distanza con la telemedicina, che ha ricevuto un grande impulso proprio in occasione dell’emergenza creata dall’epidemia da COVID-19. Ancora in tema di cure, oltre a quelle mirate a contrastare l’infiammazione e i danni che provoca la malattia, ce ne saranno altre in grado di proteggere il sistema nervoso da tali danni o di ripararli, con prospettive di recupero delle funzioni perse. Poiché in questa branca della medicina la tecnologia non è tutto, l’intervistato ha auspicato, per il futuro, un ulteriore progresso nella interazione tra medici e malati. Già oggi esami e cure si condividono e non lo specialista a imporli, ma in futuro il rapporto diventerà ancora più bilanciato e permetterà di ottimizzare la gestione della malattia.

La medicina di precisione è una realtà del presente e potrà contare su ulteriori progressi per il futuro, per migliorare le prospettive di vita di chi ne è affetto dalla sclerosi multipla.

Tommaso Sacco
Video: Marco Marcotulli

Source: Fondazione Serono SM