Un gruppo di specialisti italiani ha eseguito uno studio su una casistica di persone con sclerosi multipla per valutare i disturbi a carico delle basse vie urinarie, vale a dire di vescica e uretra. I risultati hanno indicato che tali disturbi hanno una frequenza elevata e che richiedono un’individuazione tempestiva per attivare cure efficaci. 

Seddone e colleghi sono partiti dalla considerazione che i sintomi di alterazioni delle funzioni delle basse vie urinarie sono frequenti nelle persone con sclerosi multipla e hanno un impatto rilevante sulla loro qualità di vita. In particolare, si può alterare la funzione della vescica con problemi nel mantenere l’urina al suo interno o anche nello svuotarla e ci possono essere, come conseguenza della difficoltà a svuotare la vescica, frequenti infezioni delle vie urinarie. Tra i sintomi che avverte il malato ci sono l’incapacità di ritardare la minzione, lo stimolo ad urinare poco dopo aver svuotato la vescica, la tendenza ad alzarsi di notte per urinare e, a volte, l’incapacità di trattenere l’urina.  Se sopraggiungono infezioni, ai sintomi elencati si aggiungono bruciore a urinare, dolore all’addome o alla schiena, febbre e peggioramento della spasticità. Data la rilevanza che possono assumere i quadri dei disturbi urinari, Seddone e colleghi hanno valutato la prevalenza e le caratteristiche delleC loro manifestazioni in una casistica di malati di sclerosi multipla. Si è trattato di una ricerca osservazionale sulle persone affette dalla malattia che erano afferite al loro Centro nel corso del 2018. Sono stati valutati frequenza, segni e sintomi e risposta alle cure dei disturbi delle vie urinarie. È stata verificata anche la relazione tra tali disturbi e le caratteristiche demografiche dei soggetti analizzati e sono stati raccolti dati con esami strumentali. Sugli 806 casi valutati c’è stata una frequenza di sintomi delle vie urinarie del 59.4%. Chi presentava questi sintomi aveva anche: un maggior livello di disabilità, una durata maggiore della malattia, un’età più avanzata alla comparsa della stessa e un’età media maggiore al momento della valutazione. I disturbi delle vie urinarie sono risultati più frequenti nei malati con forme progressive e nelle femmine. Il 41.8% riceveva terapie per i problemi urinari e, di questi, l’81.5% riferiva un miglioramento dei sintomi.

I disturbi delle vie urinarie hanno una frequenza elevata nei malati di sclerosi multipla, a parere degli autori, una caratterizzazione tempestiva e corretta del tipo dei sintomi e  l’applicazione di protocolli di terapia personalizzati sono essenziali, sia per migliorare la qualità di vita dei malati, sia per evitare complicanze.          

Tommaso Sacco

Fonte: Lower urinary tract disorders in multiple sclerosis patients: prevalence, clinical features, and response to treatments; Neurourology Urodynamics 2021 Jun 3.

Source: Fondazione Serono SM