Specialisti norvegesi hanno valutato i fattori che influenzano la gravità dell’astenia nelle persone con sclerosi multipla. I risultati hanno indicato che i livelli di disabilità, di ansia e di depressione e fattori socio-economici possono peggiorare l’astenia.

La frequenza di comparsa della sclerosi multipla sta aumentando e in Norvegia è passata da 203 casi su 100.000 nel 2012 a 232 su 100.000 nel 2018. L’astenia provocata dalla sclerosi multipla è un problema rilevante in un’ampia quota di persone affette dalla malattia. Si può presentare in qualsiasi sua fase e in qualsiasi momento della sua evoluzione e influenza negativamente la qualità di vita e la capacità di lavorare. L’astenia può essere definita come una percezione soggettiva di mancanza di energia fisica e/o mentale, che interferisce con le attività che si svolgono quotidianamente o con quelle che si desidererebbe svolgere. Un altro modo di spiegarla è il seguente: una sensazione di stanchezza, di mancanza di energia e di spossatezza, non giustificata dagli sforzi fatti, che sopraffà la persona e che va distinta dalla tristezza e dalla debolezza che è percepita da un malato o dal suo caregiver. Studi precedenti hanno riportato una prevalenza dell’astenia nella sclerosi multipla variabile fra il 60 e il 90% e Broch e colleghi, gli autori del presente articolo, hanno rilevato di recente una frequenza dell’81% nelle persone affette dalla malattia. Si è anche osservato che alcuni fattori ne favoriscono la comparsa e tra c’è essi un maggiore livello di disabilità. Broch e colleghi hanno quindi eseguito uno studio di coorte su una casistica di persone con sclerosi multipla seguita in tre Centri Norvegesi. Hanno usato la scala dell’astenia per le funzioni motorie e cognitive compilata dai malati e hanno raccolto, dal Servizio Nazionale di Statistica della Norvegia e da questionari specifici, informazioni sulla loro situazione socio-economica. Inoltre, per individuare la presenza di ansia e di depressione, è stata impiegata una scala specifica. Le caratteristiche cliniche sono state raccolte dalle cartelle cliniche dei Centri. La frequenza di risposta ai questionari è stata del 64% e ha riguardato, quindi, 1599 casi su 2512. Il 70% di chi ha risposto era di sesso femminile e l’età media è stata di 52 anni. Le persone con un livello di scolarità maggiore hanno riportato una minore gravità di astenia. Ricevere una pensione di invalidità, essere divorziati e avere figli sono stati tutti fattori associati a una maggiore gravità dell’astenia, come lo sono stati una minore scolarità dei genitori, un reddito basso, la condizione di fumatore e la presenza di altre malattie autoimmuni associate alla sclerosi multipla. Infine, Broch e colleghi hanno osservato una frequenza più alta di ansia e di depressione nei soggetti con sclerosi multipla e astenia, rispetto a quelli che non presentavano quest’ultimo sintomo. Nelle conclusioni gli autori hanno sottolineato che, nella loro casistica, oltre a sesso femminile, disabilità più avanzata, ansia e depressione, anche condizioni socio-economiche svantaggiate si sono associate, in maniera indipendente dagli altri fattori, all’astenia. Hanno aggiunto che di tali fattori bisogna tener conto nel pianificare strategie che la gestiscano. 

Source: Fondazione Serono SM