Uno studio eseguito in Argentina ha valutato la frequenza delle diagnosi errate formulate nelle persone con sclerosi multipla e ha registrato le malattie con le quali essa è stata confusa. I risultati hanno indicato che la frequenza delle diagnosi errate è stata del 16%.

Gli autori sono partiti dalla considerazione che in Europa e in Nord America sono state fatte indagini per stabilire la frequenza degli errori diagnostici che hanno preceduto una diagnosi confermata di sclerosi multipla. Ad esempio, Solomon e colleghi hanno riportato che una percentuale variabile fra il 30 e il 67% di persone afferite a Centri specialistici con un sospetto diagnostico di sclerosi multipla non era affetto dalla malattia. Un’altra analisi di casi ha indicato che più del 50% di soggetti nei quali era stata confermata una diagnosi di sclerosi multipla ne avevano avuto, in precedenza, una sbagliata per almeno 3 anni e più del 5% l’avevano avuta per più di 20 anni.  Lo stesso tipo di analisi non era mai stata fatta in Sud America dove ci sono sistemi sanitari che hanno strutture e risorse diverse, rispetto alle aree geografiche sopra citate. Per questo motivo hanno eseguito una ricerca con l’obiettivo di definire la frequenza degli errori di diagnosi nelle persone con sclerosi multipla e di individuare eventuali fattori che entrano in gioco in tali errori. In un Centro di riferimento per la sclerosi multipla sono state analizzate, in maniera retrospettiva, le cartelle cliniche di soggetti valutati tra l’aprile 2013 e il marzo 2021. Sono stati registrati: la diagnosi formulata prima dell’accesso al Centro, la diagnosi finale, le caratteristiche cliniche, paracliniche e demografiche di ciascun soggetto e i trattamenti prescritti. Sono stati identificati 736 casi, dei quali 572 hanno ottenuto una diagnosi di sclerosi multipla presso il Centro. Di questi, 89 (16%) avevano ricevuto in precedenza una diagnosi sbagliata. Nelle femmine la probabilità che si verificasse tale problema è stata maggiore dell’83%, con una differenza statisticamente significativa (p=0.034) rispetto ai maschi. Le diagnosi errate ricevute più spesso dai malati di sclerosi multipla sono state: malattie dei vasi del cervello, Sindrome radiologicamente isolata e cefalea. Settantaquattro (83%) dei malati che avevano ricevuto una diagnosi sbagliata, avevano presentato una Sindrome con demielinizzazione atipica, 62 (70%) avevano immagini atipiche alla risonanza magnetica e a 54 (61%) era stato prescritto un farmaco modificante la malattia.

Nelle conclusioni gli autori hanno sottolineato che il 16% dei soggetti che successivamente avevano ricevuto una diagnosi di sclerosi multipla, in precedenza ne avevano avuto un’altra errata e tale problema si è presentato più spesso nelle donne. Hanno raccomandato un’accurata applicazione dei criteri di McDonald per prevenire gli errori diagnostici.                      

Source: Fondazione Serono SM